L'appuntamento era per le 9, per essere al mercato con una temperatura ancora accettabile. Ma quella mattina alle 7 faceva già caldo, così alle 8 eravamo già pronte per partire. NOI: IO E MIA COGNATA, perchè Evelin........Noi avevamo già fatto colazione ed eravamo vestite, con pantaloncini corti, magliette , cappello, occhiali da sole e scarpe COMODE per camminare. Evelin invece era ancora in pigiama seduta all'ombra al tavolo della colazione!
"Allora, ti dai una mossa? Sei ancora in pigiama?"
"Ma cosa vuoi? Sono appena le 8, l'appuntamento era alle 9 ed io ho bisogno di un'ora per fare colazione! Se non faccio colazione con calma non riesco ad ingranare e rimango nervosa per tutta la giornata!"
Pazzesco! Poteva sembrare una battuta, invece era proprio così! Evelin tutte le mattine mangiava 2 panini imbottiti. Li apriva in modo da averne 4 metà, queste venivano ricoperte da mezzo centimetro di burro e poi regolarmente una con il prosciutto, una con il salame, una con il formaggio e l'ultima con la marmellata. Il tutto accompagnato da 2 tazze grandi di caffè (la brodaglia americana, che però è molto buona)! Le altre mattine non ci avevo fatto caso, perchè non avendo impegni particolari, la colazione poteva anche durare 2 ore, ma quella mattina.... Noi avevamo fatto colazione nel giro di 10 minuti, ma Evelin era legata ai suoi tempi e nulla la smuoveva. Noi avevamo dettoalle 9! Aveva ragione lei!
Mia cognata, molto seraficamente, si era riseduta, avveva accavallato le gambe e si era accesa una sigaretta. Era la tranquillità in persona. Io mi sentivo un vulcano in eruzione. Già alle 8 stare al sole quella mattina era un'impresa e la strada per arrivare in paese dove c'era il mercato era tutta al sole! Mezz'ora buona di sauna! Tanto dovevamo dimagrire!
Alle 9 precise Evelin era pronta (almeno era puntuale). Che visione! Aveva un completo viola con puntini gialli, composto da una minigonna a pantalone a vita bassa e da una specia di striscia semitrasparente avvolta intorno al seno. Tutti gli accessori naturalmente in tinta: cappello di paglia, borsa, sandali a spillo .. tutto rigorosamente in giallo!
"Ma dove pensi di andare? Guarda che andiamo al mercato in un piccolo paese!"
"Ci sono molti stranieri e non penserai che io possa andare in giro conciate come voi?"
Dovevo offendermi? Ho sentito un formicolio alle mani.....comunque siamo partite! Nonostante i suoi tacchetti Evelin come al solito era in passeggiata solitaria almeno 10 metri davanti a noi. La sua andatura procedeva spedita ed il distacco aumentava. Io questa volta ero nella piacevole compagnia di mia cognata Pina, così non mi sono preoccupata più di tanto!
Camminare per più di mezz'ora non è molto pesante, ma farlo al sole di luglio, specialmente di quella mattina, era una cosa micidiale! Avevo un cappello di paglia tutto forato, ma nonostante questo dalla mia fronte gocciolava il sudore, come se il cappello fosse pieno di acqua! Terribile! All'entrata in paese c'e un bellissimo "grotto" con bocciofila. All'ombra di giganteschi platani ci sono vecchi tavoli di legno ricoperti da tovaglie a gradretti rossi. Tutto molto semplice, ma molto accogliente. Nelle nostre condizioni era la cosa migliore che potesse capitarci. Pica ed io ci eravamo sedute finalmente al fresco ed il cameriere ci aveva portato....il solito (dopo 20 anni ormai conosceva le nostre sigenze!) : latte freddo c0n succo di albicocca! Il cameriere è un mago! Tra il latte ed il succo di albicocca mette un sottilissimo strato di liquore (quale?...E' un suo segreto!) così i due liquidi non si mischiano. L'effetto ottico è olto bello ed il sapore è ottimo.
I bicchieri che avevano portato erano2, ma noi eravamo in 3! No, eravamo in 2 ! Che fine aveva fatto Evelin? Non c'era! Pina ed io parlando, parlando, avevamo rallentato talmente l'andatura, che il distacco era diventato enorme... praticamente non veendola più, ci eravamo cpmpletamente dimenticate di lei! Lei naturalmente non si era accorta di nulla! Non le era passato neppure per l'anticamera del cervello di girarsi ogni tanto! Comunque la nostra bevanda in quel momento era troppo buona e più importante di lei (che cattive!!!), perciò, prima abbiamo bevuto con calma, poi con grande rammarico ci siamo rimesse in marcia!
Il mercato era davanti a noi, ma di Evelin neppure l'mbra! C'era molta gente,ma il suo cappello giallo avremmo dovuto notarlo. Invece niente!
"Senti, Pina, forse è meglio se ci dividiamo!"
"Hai ragione!"
"Va bene, tu vai da una parte ed io dall'altra e speriamo di trovarla!"
Il mercato segue un percorso circolare, perciò andando ognuna in una direzione, prima o poi ci saremmo ritrovate! Infatti noi due ci siamo ritrovate, ma appunto, eravamo ancora in 2! Dove era finita quella benedetta donna? Abbiamo tirato un sospiro ed insieme abbiamo rifatto il percorso. Ci sentivamo anche un tantino in colpa, perchè in effetti lei era l'ospite e noi non ce ne eravamo poi curate più di tanto! ECCOLA! Stava uscendo da un furgone con il braccio pieno di camicette. Non sapeva una parola di italiano e di conseguenza staca facendo impazzire la padrona della bancarella. Di primo achito volevo andare ad aiutarl, ma poi mi sono bloccata. Che se la cavasse da sola! Così ci siamo sedute sul bordo del marciapiede a debita distanza ed abbiamo assistito alla scena. Che spasso! Evelin continuava ad entrare ed uscire dal forgone sempre con capi diversi. Avrà provato tutta la merce esposta! Scuotecva la testa, sorrideva, si dimostrava interessata....la venditrice era vicina all'esaurimento! Dalla nostra postazione purtroppo non potevamo sentire il dialogo. Chissà quanti accidenti saranno volati!
"Pine, secondo te, cosa comprerà?"
"Per me non prenderà niente!"
"Hai ragione!"
"No, guarda, ha preso una cintura! Ma come, ha praticamente provato tutte le camicette e poi prende una cintura? "
"E' già tanto se ha preso quella! Beh, dai andiamo a raggiungerla, prima di perderla di nuovo!"
Evelin era tutta eccitata per l'acquisto. Era una bella cintuta di cuoio dipinta a mano con motivi messicani! Ma non si era neppure accorta di averci perso. Comunque era tutta soddisfatta, almeno quello! Ora però era tutta accaldata ed aveva bisogno di rinfrescarsi. Così ci siamo sedute al piccolo bar di ronte al porticciuolo.
Per facilitare l'uscita dal lago delle piccole barche a remi (o a motore) era stato costruito uno scivolo. Ma già in tempi antichi, perchè è costituito da grossi lastroni di granito, che col tempo si sono ricoperti di muschio. Le oche selvatiche ed i cigni vengono spesso in questo posto, specialmente il giorno del mercato. Ormai hanno imparato che possono avere molte cose buone.
"Guarda Evelin, c'è la famiglia dei cigni! Madre, padre e 4 piccoli! La coppia degli adulti è sempre la stessa! Se ti avvicini con calma prendono i pezzetti di pane dalle tue mani!"
Evelin non era molto dell'idea!
"Ma dai, lasciali stare!"
"Non avrai paura? Non fanno niente, vieni, basta non fare movimenti bruschi!"
Purtroppo si è lasciata convincere! E' stato l'inizio della frittata! Appena messo un piede sui lastroni, ha incominciato a scivolare. Un tacco si è incastrato tra due sassi e lei ha perso l'equilibrio! Tutto il suo urlare e gesticolare ha attirato il maschio, che prendendola per una micaccia per i suoi piccoli, si è gonfiato, ha incominciato a soffiare paurosamente, è uscito dall'acqua ed ha caricato Evelin! Povera ragazza! Capitavano tutte a lei! Il cigno soffiava da far paura e con scatti fulminei del collo cercava di beccare la povera Evelin. Lei per difendersi ha incominicato a far ruotare la sua bella cintura nuova e questo è servito a non far avvicinare troppo il cigno. Noi abbiamo urlato ed abbiamo gettato dei sassolini per cercare di allontanarlo, ma siamo riuscite solo ad innervosirlo di più. A questo punto il barista che era accorso alle nostre urla, ha preso una scopa ed ha infierito contro il poveretto. La femmina è subito accorsa a sua volta per difendere il compagno! Ora avevamo a che fare con due cigni furiosi. La femmina, molto più veloce del maschio ha agguantato al volo la cintura nuova di Evelin e con uno strattone gliel'ha portato via. Con quel trofeo si è calmata ed è tornata in acqua dai suoi piccoli. Il maschio fortunatamente l'ha seguita. Sempre soffiando si sono poi allontanati....con la cintura!
"La mia cintura, la mia cintura! urlava Evelin!
"Non si agiti signorina, guardi, l'ha già mollata! Tra breve le ondoline la riporteranno a riva!"
Evelin era ancora per terra ed il suo tacco era ancora incastrato!
"Come faccio adesso? Guarda, il tacco non vuole uscire! Mi rovinerò tutto il sandalo!"
Il barista si era dimostrato molto premuroso. Le ha slacciato il sandalo e l'ha aiutata ad alzarsi...ma....
"Aiuto.....ahhhhhh!"
Il piede appena liberato non aveva fatto presa sul muschio. Aveva incominciato inesorabilmente a scivolare trascinandosi dietro la padrona. La corsa questa volta è terminata solo nell'acqua! Il povero barista non aveva fatto in tempo a trattenerla. Mamma mia, che disastro! L'unica cosa asciutta di quel groviglio pietoso era la borsetta di Evelin, che nella caduta era rimbalzata all'asciutto!
"Evelin, ti sei fatta male?"
"No, ma guarda in che stato sono!"
In effetti, non sembrava elegante er niente! Cosa avrebbero pensato tutti gli stranieri vedendola?
"Non ti preoccupare, ora telefono a mio amrito, così viene a prenderci in macchina!"
"E la mia cintura? Ed il mio sandalo?"
Il barista con molta pazienza era riuscito a liberare il sandalo, ma il tacco era tutto spelato. Povero tacco! Anche la cintura era tornata alla sua padrona. Anche lei era ridotta proprio male. La colorazione dei disegni era tutta sbavata e l'aspetto del cuoio chiaro bagnato era proprio deludente! Il morale di Evelin era decisamente a terra. Non aveva più l'energia neppure per brontolare! Mio marito l'ha riportata in campeggio, ma Pina ed io abbiamo preferito tornare a piedi....tanto per smaltire gli eventi!
- Torna alla "HOME"